Investire nel Mezzogiorno “si può” e lo si può fare “puntando sulla qualità dell’offerta e sull’etica del lavoro”. E’ il principio alla base dell’iniziativa “Resto al Sud”, l’incentivo gestito da Invitalia che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali nelle regioni meridionali, i cui risultati sono documentati nella pubblicazione “Resto al Sud – Il Mezzogiorno bello e buono” curata da Gambero Rosso in collaborazione con Invitalia e presentata oggi a Napoli. Nel volume vengono raccontate 62 realtà finanziate, economicamente sostenibili e virtuose dal punto di vista enogastronomico. Una narrazione “che vuole andare oltre la narrazione stereotipata di un Sud dove è impossibile creare valore, perché di fatto il Sud dà la possibilità di investire, bastano un’idea vincente, un buon piano d’impresa e il sostegno di un incentivo dedicato ed efficace”.
Il libro, sottolinea l’ad di Invitalia Bernardo Mattarella, “nasce con l’intento di dare meritato riconoscimento e visibilità a storie imprenditoriali di successo nel settore enogastronomico sostenute da Resto al Sud. L’auspicio è generare un circolo virtuoso per donne e uomini che hanno la voglia di mettersi in gioco e di creare impresa, in questo settore come in altri comparti”.
Dal canto suo il presidente del Gambero Rosso Paolo Cuccia sottolinea come “il successo del progetto di Invitalia Resto al Sud conferma che esistono grandi potenzialità inespresse o quantomeno poco conosciute che il Mezzogiorno del nostro Paese possiede. Gambero Rosso lo ha verificato nella selezione e nel racconto dei casi descritti e premiati. Il Sud viene spesso descritto come la grande opportunità per lo sviluppo del sistema Italia, questa pubblicazione racconta che un’evoluzione è in corso e quando è accompagnata e supportata, come fa Invitalia, l’opportunità può essere colta”.