venerdì 24 Marzo 2023
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Mezzogiorno: Istat, nel 2023 per la prima volta sotto soglia critica 20 mln residenti

La perdita di popolazione si concentra nei più giovani

I ritardi del Mezzogiorno stanno aumentando i rischi di un eccessivo e non reversibile impoverimento demografico”. A tendenze invariate ”nel 2030 i residenti scenderanno per la prima volta sotto la soglia critica dei 20 milioni di abitanti”. Lo rileva l’Istat nel dossier ‘I divari territoriali nel pnrr: dieci obiettivi per il Mezzogiorno’. Fra il 2011 e il 2020, spiega l’Istituto, ”si è registrato il primo calo di popolazione nella storia recente del Mezzogiorno (-642mila abitanti; +335mila nel Centro-Nord). A tendenze invariate, nel 2030 i residenti scenderanno per la prima volta sotto la soglia critica dei 20 milioni di abitanti, con una riduzione su base decennale di circa 4 volte rispetto al Centro-Nord (-5,7% e 1,5%)’‘.

La perdita di popolazione -spiega l’Istat- si concentra nei più giovani, cui fa da contrappunto il maggior peso della popolazione anziana. Intorno al 2035 l’età media della popolazione di Sud e Isole potrebbe superare quella del Centro-Nord, nel 2011 ancora nettamente inferiore (39 anni contro 43,2 del Centro-Nord). Tali fenomeni inediti, se non governati con urgenza, possono far incamminare il Mezzogiorno verso un’involuzione radicale e molto problematica nella funzionalità e sostenibilità della propria struttura sociale”.

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