“C’è un prima e un dopo il 30 aprile 2021, quando il nostro Pnrr è stato consegnato in Europa. Per la prima volta il tema dei divari territoriali è stato posto non come rivendicazione di una parte del Paese contro l’altra, ma come questione nazionale, come urgenza nazionale, come una questione non meridionale ma nazionale da affrontare e risolvere per far ripartire l’intero Paese, scartando il modello locomotiva dove poche regioni trainano e tutte le altre vanno a rimorchio”. Lo ha detto il ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna, nel suo intervento al forum “Verso Sud” in corso a Sorrento.
“Come ci ha ricordato il Presidente Mattarella nel suo discorso alle Camere riunite per il suo giuramento – ha aggiunto Carfagna – dobbiamo costruire un Paese che cresca in unità, in cui le disuguaglianze territoriali e sociali che attraversano le nostre comunità vengano meno. Per la prima volta, ricordava il presidente Draghi, abbiamo messo in evidenza e vincolato al Sud, all’interno del Pnrr, una quota percentuale di investimenti superiore alla popolazione residente e al Pil prodotto, il 40% delle risorse territorializzabili del Pnrr, circa 82 miliardi di euro. Non sono numeri scritti sulla carta ma sono in alcuni casi cantieri già aperti”.
“Sono consapevole che la vostra presenza oggi rappresenta una testimonianza di straordinaria attenzione per questo territorio, ma anche un’assunzione di responsabilità verso 20 milioni di cittadini italiani che troppo spesso negli ultimi tempi hanno avvertito la Repubblica e le sue istituzioni come qualcosa di lontano dalle loro vite, che si sono sentiti come privati di diritti e opportunità altrove invece riconosciuti a tutti. Oggi siamo qui per dire che quella stagione è chiusa, oggi si apre un’altra stagione” ha proseguito il ministro.
“Non siamo qui per l’ennesimo convegno a tema sul Sud – ha aggiunto Carfagna – ma per marcare l’inizio di quella stagione che si aperta nel 2021 grazie alle ingenti risorse provenienti dall’Unione Europea. Quella stagione si è aperta anche perché abbiamo fatto una precisa scelta di campo: affrontare i problemi e risolverli, anziché usarli per fare propaganda e polemica. Ci siamo ispirati a una visione meridionalista, concreta, fattiva, operosa e orgogliosa, ben distante dal meridionalismo disfattista e rivendicativo che per troppi anni ha tenuto prigioniero il Sud”.
annunciata la presentazione del Libro Bianco “Verso Sud”
Carfagna, annunciando la presentazione del Libro Bianco “Verso Sud”, ha ricordato di aver “sentito per anni ripetere che il Sud era un problema da affrontare, una domanda a cui dare risposte. Ogni dato presentato nel Libro bianco ci dice che questa impostazione va totalmente capovolta, che il Sud può essere una risposta alle tante questioni che interrogano la politica e la società italiana, può essere ad esempio una soluzione alla crisi al problema della bassa crescita italiana. Il Governo ha scelto consapevolmente questo indirizzo e l’ampia presenza qui conferma la larga condivisione per questa scelta. Questa è la nostra grande scommessa, sono certa che uniti potremo vincerla”.
Carfagna: “Cancelliamo odioso principio spesa storica”
“Per la prima volta cancelliamo l’odioso principio della spesa storica che ha alimentato anno dopo anno discriminazioni e disuguaglianze, un principio in base al quale per esempio un comune come Giugliano, 120mila abitanti, ha le risorse per un solo asilo nido e un solo assistente sociale, mentre una città lombarda delle stesse dimensioni di Giugliano, come per esempio Monza, ha le risorse per 8 asili nido e per 32 assistenti sociali” ha aggiunto Carfagna.
Lep asili nido e assistenti sociali: un cambiamento importante per famiglie e bambini
“Grazie all’approvazione e al finanziamento, in legge di bilancio, del primo livello essenziale delle prestazioni per asili nido e assistenti sociali, a cui abbiamo aggiunto anche il trasporto scolastico degli studenti con disabilità – ha spiegato Carfagna – da qui al 2027 Giugliano avrà le risorse per assumere gli stessi assistenti sociali e per aprire gli stessi asili nido di Monza. Solo quest’anno il Comune godrà di 800mila euro in più per servire 105 bambini rispetto ai soli 20 dello scorso anno. Questo varrà per Potenza, Bari, Reggio Calabria, Palermo, Messina e Catania, varrà per Napoli che solo quest’anno avrà circa 4 milioni di euro in più per accompagnare al nido 500 bambini che fino all’anno scorso un posto non l’avrebbero trovato”.
Secondo il ministro Carfagna “è un cambiamento importante che porterà giustizia e diritti a migliaia di bambini e alle loro famiglie e che consentirà a migliaia di donne del Mezzogiorno di cercare e trovare un lavoro, o di mantenersi stretto quello che faticosamente sono riuscite a conquistare, e così affronteremo con decisione anche la piaga della bassa occupazione femminile nel Sud”.
“La scelta di fondo che abbiamo fatto è: dimenticatevi il Sud che è esistito fino ad ieri, ne sta nascendo un altro più giusto, più moderno, più europeo, più efficiente e collegato, capace di offrire pari diritti e pari dignità ai suoi cittadini ma capace anche di attrarre investimenti nazionali e internazionali. Questo è il nostro impegno – ha aggiunto Carfagna – che ovviamente richiederà nei prossimi anni anche continuità nell’azione di governo e che richiederà una classe dirigente nazionale e locale all’altezza di questa sfida”.
Sud: Carfagna, ‘è asset più importante su cui investire oggi’
Il ministro ha sottolineato che “i nuovi scenari determinati prima della pandemia e poi dalla guerra in Ucraina, la crisi energetica, dell’agroalimentare, la necessità ma anche l’opportunità di reindustrializzare l’Europa rendono il Mezzogiorno l’asset più importante su cui investire in questo momento. È al Sud che le rinnovabili hanno maggiori margini di sviluppo e di resa, è al Sud che dovremo immaginare di collocare i nuovi rigassificatori per trasformare il gas naturale liquefatto che verrà sempre più dall’America e altri Paesi del mondo, è il Sud che dovrà essere messo nelle condizioni di attrarre nuovi investimenti industriali in un’epoca in cui si ridurranno le catene globali del valore, e quindi dovremo riportare in Europa produzioni che in passato troppo entusiasticamente avevamo lasciato in Cina e in Asia. E’ il Sud che deve rafforzare il suo ruolo di interlocutore privilegiato con i Paesi del Mediterraneo, è il Sud a essere un hub energetico naturale per l’approvvigionamento di gas in arrivo dall’Africa e dal Medio Oriente. Sono sfide politiche, prima ancora che energetiche, industriali e commerciali, che possono assegnare al Sud un profilo strategico decisivo nei nuovi equilibri geopolitici mondiali. Noi vogliamo attrezzare il Sud per vincere queste sfide. Lo stiamo facendo”.
Pnrr: Carfagna, ‘è grande strumento di politica industriale per Italia e Sud’
“Si discute di assenza di una politica industriale per il Mezzogiorno, ma forse non tutti si sono resi conto che il Pnrr è un grande strumento di politica industriale e lo abbiamo utilizzato per disegnare la nostra visione di politica industriale per il Paese e per il Sud, l’Italia del Sud come ponte necessario tra l’Europa e il continente più giovane e promettente, l’Africa”.