mercoledì 29 Marzo 2023
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Intesa in Conferenza Stato-Regioni su obiettivi del Fondo sviluppo e coesione

La proposta è stata presentata oggi dal ministro Mara Carfagna, che ha confermato ai rappresentanti delle Regioni l'obiettivo di arrivare all'approvazione definitiva della programmazione FSC entro l'estate

La Conferenza Stato-Regioni ha espresso parere favorevole al documento che individua le aree tematiche e gli obiettivi strategici tra i quali saranno ripartite le risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027. La proposta è stata presentata oggi dal ministro Mara Carfagna, che ha confermato ai rappresentanti delle Regioni l’obiettivo di arrivare all’approvazione definitiva della programmazione FSC entro l’estate.

>> Leggi la sintesi degli obiettivi strategici del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027

La dotazione iniziale del FSC 2021-2027 ammonta a 73,5 miliardi di euro, la più alta mai raggiunta. L’80% delle risorse è destinato per legge al Mezzogiorno. Risorse considerevoli che – come spiega il ministro Carfagna – “consentono interventi coordinati capaci di imprimere una spinta alla ripresa economica e allo sviluppo innovativo del Paese e particolarmente alle aree più fragili del Sud e dell’Italia interna”.

La definizione degli obiettivi strategici (sulla base di dodici aree tematiche) è avvenuta a partire dal confronto avviato con le amministrazioni centrali già titolari di Piani di Sviluppo e Coesione nella precedente programmazione. Ad arricchire il documento è intervenuto quindi il dialogo con le Regioni, aperto a partire dall’iniziativa pubblica Uniamo l’Italia, organizzata dal ministro per il Sud e la Coesione territoriale nel dicembre 2021 (rivedi qui l’iniziativa con i video di tutti gli interventi). Il testo che ha ottenuto il parere favorevole della Conferenza accoglie gran parte delle proposte emendative giunte dalle Regioni.

L’effettiva programmazione del FSc, con la relativa assegnazione delle risorse, dovrà vedere l’approvazione del CIPESS. L’obiettivo espresso dal ministro Carfagna è di concludere il percorso entro l’estate.

La programmazione del ciclo 2021-2027 del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (leggi che cos’è) giunge in una fase di forte mobilitazione per il rilancio degli investimenti e l’attuazione di riforme per l’intero Paese, in particolare per il Mezzogiorno, al quale è destinato l’80% delle risorse del FSC. L’obiettivo condiviso di tutti gli interventi (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e Piano Complementare, Fondi strutturali e lo stesso FSC) è la riduzione del divario ampio e inaccettabile che riguarda le condizioni di cittadinanza e del fare impresa.

A tale scopo, il FSC può contare su una dotazione pari a 73,5 miliardi di euro, stabilita dalla Legge di Bilancio 2020, la più alta mai registrata. Una parte di tali risorse è stata utilizzata per alcuni interventi, cosicché la disponibilità complessiva del Fondo registrata il 28 febbraio 2022 era pari a circa 58,6 miliardi di euro. Tra gli investimenti finanziati con i 7,42 miliardi di euro impiegati ricordiamo:

  • la realizzazione di 273 interventi infrastrutturali per un valore complessivo di quasi 6,3 miliardi di euro (leggi qui);
  • interventi di immediata attuazione o da completare da parte delle Regioni (leggi qui);
  • il Contratto Istituzionale di Sviluppo riservato ai territori del Centro Italia colpiti dal sisma del 2016-2017 (leggi qui);
  • la bonifica delle ‘baraccopoli’ di Messina e la ricollocazione delle famiglie residenti (leggi qui).

Per utilizzare al meglio le risorse ancora da assegnare, si rende necessaria una svolta rispetto al passato nella capacità effettiva di spesa, per la quale occorre: utilizzare le semplificazioni normative e amministrative garantite dalle nuove disposizioni in vigore per il PNRR; individuare un soggetto pubblico centrale che garantisca coerenza di piano e accompagni tutte le procedure attuative; privilegiare strumenti operativi che favoriscano il coinvolgimento dell’iniziativa privata e velocizzino le procedure esecutive. Le amministrazioni cui verranno assegnate le risorse FSC dovranno garantire criteri di rapidità e certezza nei tempi delle procedure.

Il FSC deve operare in coordinamento e complementarietà funzionale con PNRR e programmazione dei Fondi strutturali, finanziando anche interventi necessari ma non previsti o non possibili con gli altri strumenti. Grazie all’arco temporale più lungo che gli interventi del FSC possono ricoprire, essi possono proseguire – anche dopo la realizzazione del PNRR – la politica di investimento nei settori in cui ancora sussistano fabbisogni da soddisfare e divari territoriali da colmare. Inoltre, il FSC può finanziare anche investimenti in settori non ricompresi nelle missioni del PNRR, non ammissibili a finanziamento o non sufficientemente finanziati dagli altri strumenti di programmazione europei.

Le risorse del FSC 2021-2027 sono impiegate su obiettivi strategici, declinati per 12 aree tematiche:

Puoi leggere la sintesi degli obiettivi strategici relativi alle singole aree, cliccando sul relativo titolo o scaricando qui il nostro e-book.

Gli obiettivi strategici sono stati definiti dopo aver recepito le proposte delle Amministrazioni interessate e al termine della consultazione pubblica, voluta dal ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna, dal titolo ‘Uniamo l’Italia’ (scopri di cosa si tratta e rivedi gli interventi).

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