Intesa Sanpaolo ha siglato un accordo con l’autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale (Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli) e con l’autorità di sistema portuale del mar Ionio (Taranto) per lo sviluppo dell’attività portuale e dell’economia a essa collegata con importanti impatti positivi anche per l’entroterra pugliese.
L’iniziativa rientra nell’ambito di ‘Motore Italia‘, il programma strategico della Banca che prevede finanziamenti e iniziative per consentire alle piccole e medie imprese sia di superare la fase di difficoltà causata dalla crisi pandemica, sia di rilanciarsi attraverso progetti di sviluppo, in linea con gli obiettivi del Pnrr.
Intesa Sanpaolo partecipa alla valorizzazione ZES
Per accelerare la crescita dell’economia meridionale, Intesa Sanpaolo partecipa attivamente alla valorizzazione delle Zes (Zone economiche speciali) del Mezzogiorno per le quali ha predisposto un plafond di 1,5 miliardi di euro per nuovi investimenti. Il Gruppo ha già promosso le Zes presso investitori internazionali con specifiche missioni all’estero, come quelle di Dubai e Pechino, e ha attivato un desk specializzato che offre servizi di consulenza tecnica e finanziaria. Il Pnrr ha destinato circa 83 milioni di euro alla Zes adriatica e circa 108 alla Zes ionica.
Patroni Griffi: “Accordo con Intesa Sanpaolo vuole rilanciare porti come hub strategici”
“Il mondo dei porti e quello della finanza insieme, con l’obiettivo di dare ossigeno e nuove prospettive di rilancio all’economia pugliese”, ha commentato il presidente dell’AdSP del mare Adriatico meridionale, Ugo Patroni Griffi.
“Due anni di pandemia e la crisi attuale -ha continuato- stanno stravolgendo gli assetti economici e commerciali internazionali, con importanti ricadute anche nel trasporto marittimo, attraverso il quale viene scambiato il 90% di beni nel mondo. In questo nuovo scenario, i porti del futuro dovranno fondarsi su quattro pilastri: accorciamento delle catene logistiche, maggiore sostenibilità, digitalizzazione e snellimento delle procedure. Target che possiamo raggiungere attraverso le Zes, vero e proprio asset strategico per il rilancio di tutto il Mezzogiorno, e i fondi rivenienti dal Pnrr. L’accordo con Intesa Sanpaolo e con il porto di Taranto, attraverso una sana vision di cooperazione e di collaborazione, mira a rilanciare il ruolo dei porti come hub strategici e snodi dai quali si possa irradiare un’azione di ripresa del tessuto industriale e produttivo italiano e si dipanino nuove e snelle reti logistiche nazionali ed internazionali”, ha concluso.
“La collaborazione avviata con Intesa Sanpaolo nell’ambito di tale accordo -ha affermato il presidente dell’AdSP del mar Ionio, Sergio Prete – rappresenta un’ulteriore opportunità di valorizzazione e potenziamento degli assi strategici di sviluppo del porto di Taranto. Grazie a tale sinergia, infatti, coerentemente con gli interventi che interesseranno il porto di Taranto nell’ambito del Pnrr, l’AdSP avrà l’occasione di favorire una più efficace crescita competitiva dello scalo attraverso iniziative disupporto e accompagnamento a favore delle realtà produttive che vorranno insediarsi in ambito portuale e nelle aree della Zes promuovendo progetti imprenditoriali e commerciali basati sui principi dell’innovazione, della cooperazione e della sostenibilità”.