Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato una risoluzione sul caro-bollette e sui bonus edilizi, contenente impegni per la giunta per la maggiore efficacia delle politiche regionali. Per attenuare i rincari dei consumi energetici, l’assise demanda all’esecutivo lucano il compito di ”accelerare i provvedimenti per l’utilizzo del gas a favore dei cittadini residenti, con particolare attenzione alle famiglie meno abbienti, condomini e pubbliche amministrazioni e a studiare provvedimenti a favore delle imprese”.
In base agli accordi compensativi con le compagnie che effettuano attività estrattive di idrocarburi nella regione lucana, la Basilicata dispone di 200 milioni di metri cubi di gas annui alla bocca di pozzo a fronte di un fabbisogno domestico di 160 milioni di metri cubi all’anno, quantitativo quest’ultimo che viene ceduto alla Regione in modo gratuito e messo a disposizione della partecipata Sel (Società energetica lucana).
Nel contempo si sollecita di ‘‘completare celermente il Piano paesaggistico regionale al fine di definire le aree idonee all’installazione di fonti rinnovabili, prevedendo procedure semplificate per la realizzazione di pannelli fotovoltaici sulle coperture degli edifici a uso produttivo nei settori industriale, agricolo, zootecnico e agroindustriale in modo da escludere totalmente il consumo di suolo” e di ”porsi quale promotore e facilitatore nella costituzione di Hydrogen Valley nelle aree industriali degradate e finanziate dal Pnrr”.
Bonus edilizi: velocizzare istruttoria pratiche visto aumento del carico dovuto al 110%
Altro tema inserito nella risoluzione è relativo ai bonus edilizi, con specifico riferimento al superbonus 110 per cento. ”Il settore edilizio anche lucano – si legge ancora nel documento – grazie alle modifiche apportate dal Governo relativamente al limite di cessione del credito e alle proroghe approvate negli ultimi giorni riguardo gli sgravi del 110% riferiti agli interventi di efficientamento energetico e antisismici, vive un momento positivo che vede molte imprese edili, artigiani, fornitori e tanti lavoratori impegnati a portare avanti i relativi lavori che rappresentano anche una possibilità di valorizzazione del patrimonio immobiliare regionale. Occorre, pertanto, adoperarsi per snellire e velocizzare ulteriormente l’istruttoria delle pratiche visto l’aumento del carico dovuto al 110%”. A tal proposito viene rimarcato che molte aziende ‘‘sono in grave sofferenza” e ”alcuni settori hanno già fermato la produzione” a causa di rincari che variano dal +150% fino al +500% rispetto all’anno precedente.