venerdì 31 Marzo 2023
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Scuola: mobilità alunni con ‘Study in Sicily’ verso i paesi del Mediterraneo

Il progetto per la promozione e l’internazionalizzazione del sistema di istruzione siciliano verso Nord Africa e Medio Oriente promosso dalla Regione siciliana con il supporto di Indire

Nuove opportunità di mobilità internazionale da e verso i paesi del Mediterraneo. È l’obiettivo di ‘Study in Sicily, il progetto per la promozione e l’internazionalizzazione del sistema di istruzione siciliano verso il Nord Africa e il Medio Oriente. Se ne è parlato oggi nel corso dell’evento ‘Study in Sicily. La cooperazione educativa nel Mediterraneo’, che si è svolto all’IISS Pio La Torre di Palermo e in collegamento dall’Istituto comprensivo L. Sciascia di Catania. La manifestazione è promossa dall’assessorato all’Istruzione e alla Formazione professionale della Regione siciliana con il supporto dell’ente di ricerca Indire e nell’ambito della programmazione 2014-2020 del Fondo sociale europeo.

6 milioni Fse per processi internazionalizzazione

L’iniziativa è stata l’occasione per rafforzare le opportunità di collaborazione tra la Regione siciliana e i paesi del Mediterraneo coinvolti nella prima fase del progetto: Egitto, Tunisia, Algeria, Giordania e Marocco, proponendo la creazione di una ‘Antenna del Mediterraneo sull’educazione‘ per creare ulteriori connessioni tra i sistemi dei singoli Paesi. “Abbiamo impegnato 6 milioni di euro del Fse destinati a processi di internazionalizzazione, in particolare al programma Erasmus” ha detto l’assessore regionale all’Istruzione e formazione professionale, Roberto Lagalla. “Con Study in Sicily siamo nella fase conclusiva del primo progetto pilota che ha visto l’interazione di due programmi – Erasmus Plus e Fse – favorendo la diffusione internazionale della proposta formativa del sistema di istruzione superiore della Regione”.

“È la prima esperienza regionale su scala europea che ha coinvolto tutti gli stakeholders del territorio (scuole, Università, Conservatori, Accademie di Belle Arti e Istituti tecnici superiori) – ha sottolineato Lagalla -, dando la possibilità agli studenti dell’isola di partecipare ad attività di mobilità europea ed extraeuropea, grazie all’incremento del numero e del valore delle borse di studio, accrescendo così l’importanza dello spazio euromediterraneo. Sono stati individuati 5 paesi target che daranno vita all’Antenna del Mediterraneo dell’istruzione, alla quale auspico possano aderire presto altri Paesi della sponda Sud del Mediterraneo per favorire le attività di ricerca, la collaborazione didattica, l’integrazione tra i giovani e il confronto internazionale”.

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