venerdì 31 Marzo 2023
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Pnrr: Carfagna, ‘Sud da zavorra diventa secondo motore sviluppo Italia’

Le parole del Ministro per il Sud e la coesione territoriale: "Con Calabria, Campania Sicilia come Lombardia e Veneto, Italia sarebbe imbattibile"

Il Pnrr e gli altri strumenti messi in campo rappresentano la più grande opportunità di rinascita che il Mezzogiorno ha avuto negli ultimi 50 anni”. Lo afferma il Ministro per il Sud, Mara Carfagna, intervenendo al programma di su Rai radio uno ‘Zapping’. Il Pnrr, sottolinea, ”non è la panacea di tutti i mali, ma sicuramente è un’occasione che va colta e completata con gli altri strumenti che abbiamo a disposizione, come il Fondo nazionale di sviluppo e coesione e i Fondi strutturali europei”.

il Sud, da zavorra a motore di sviluppo

“Il Pnrr, per quello che riguarda il Sud, cambia radicalmente il modo in cui l’Italia si confronta con la questione meridionale, perché fino a ieri era considerato un po’ la zavorra del paese. Oggi, grazie al Pnrr e all’impostazione nuova, viene considerato come un secondo motore dello sviluppo italiano, da accendere e da far correre nel più breve tempo possibile’ ha proseguito il Ministro per il Sud. ”Bisogna affrontare dei nodi strutturali. Penso alla questione dei collegamenti: il Sud vive una situazione di arretratezza perché è difficile da raggiungere per le persone, per le merci, per le imprese e per i turisti”.

30 mld per collegare il Sud a Italia ed Europa

“Abbiamo stanziato oltre 30 miliardi di euro per rendere il Sud più vicino con il resto d’Italia e d’Europa” prosegue Carfagna. Per quanto riguarda l’alta velocità di passeggeri e merci, e in particolare per la Salerno – Reggio Calabria, ‘‘ci sono investimenti sia nel Pnrr sia nel Fondo complementare, che ci permetteranno di completare questa tratta da oggi al 2030”. Sulla Anche per la Napoli – Bari e per la Palermo – Messina – Catania, sono previsti investimenti attraverso il Pnrr. Poi Carfagna ricorda che sono previsti 700 milioni per il potenziamento e l’ammodernamento delle principali stazioni del Mezzogiorno e dei collegamenti trasversali, tra la costa tirrenica e la costa adriatica”. A cui si aggiunge ‘‘la massa di investimenti sulle ferrovie regionali”.

‘Abbiamo stanziato 6,3 miliardi non solo per le strade ma anche per le ferrovie e le reti idriche. Lo abbiamo fatto con l’anticipazione del Fondo nazionale di sviluppo e coesione. Buona parte questi soldi serviranno per modernizzare alcune strade del nostro paese, opere che i territori aspettavano da tempo”. Per quanto riguarda le strade, in particolare, il ministro spiega che le risorse non sono previste nel Pnrr perché ”l’Europa ritiene trasporto su gomma inquinante” quindi i lavori ”vanno completati con altri fondi”.

i bandi per potenziare organici delle PA

Per il Ministro del Sud “Entro primavera saremo in grado di coprire le posizioni mancanti nelle pubbliche amministrazioni del Sud, alla prese con i progetti da realizzare e le risorse europee da ottenere. Dove dovessero presentarsi ancora delle carenze dei bisogni, delle necessità, siamo pronti a intervenire con qualunque strumento perché non un euro vada sprecato. Prima di consegnare il Pnrr a Bruxelles, con il ministro Brunetta abbiamo pubblicato il primo bando per 2.800 tecnici, da inserire nelle amministrazioni del Mezzogiorno, per rafforzare la loro capacità di progettazione e attuazione degli investimenti. Il bando ci ha consentito di selezionare quasi 800 profili”. Inoltre nell’autunno del 2021 c’è stato un altro bando e al concorso ”sono seguiti tanti altri strumenti per potenziare gli organici della pa e altri strumenti”. Su questa scia si inserisce la pubblicazione di oggi in Gazzetta ufficiale del decreto che ”ripartisce il fondo per la progettazione territoriale: 160 milioni per ingaggiare professionisti esteri e dotarsi di un parco progetti. Questi fondi serviranno per sostenere quasi 5.000 comuni”.

Carfagna assicura che ‘‘non c’è una battaglia tra governo ed enti locali, perché siamo tutti dalla stessa parte, perché l’obiettivo e l’interesse comune è quello di assorbire i fondi europei nell’arco dei 5 anni” a disposizione.

Con Calabria, Sicilia e Sardegna come Lombardia Italia imbattibile

”Cosa sarebbe l’Italia se la Calabria, la Campania e la Sicilia avessero lo stesso Pil, gli stessi tassi di crescita della Lombardia e del Veneto? Sarebbe un paese imbattibile sui mercati internazionali e il vantaggio sarebbe di tutti. Forse la conflittualità tra Nord e Sud, che tutti dobbiamo impegnarci a spegnere, è molto enfatizzata a livello mediatico”, dice. ‘‘Sempre di più vedo rafforzarsi la consapevolezza che un Sud in grado di correre e competere con il resto del paese è un vantaggio per tutto paese”.

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