venerdì 24 Marzo 2023
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Scilla, presentato SUDeFUTURI (R)innoviamo il Mezzogiorno

Per il presidente della Fondazione Magna Grecia Nino Foti, "l’Italia riparte dal Sud e dalla consapevolezza della nostra capacità di stare insieme per uno scopo comune"

‘Infrastrutture e sviluppo sostenibile’, ‘Cultura e marketing territoriale’, ‘Capitale umano e Pnrr’, sono i temi che saranno affrontati il 9, 10 e 11 settembre in una serie di workshop nel Castello Ruffo, a Scilla, in Calabria, organizzati nell’ambito del progetto della Fondazione Magna Grecia, ‘Sud e Futuri (R)innoviamo il Mezzogiorno‘, Terzo meeting internazionale. Il castello Ruffo di Scilla ha ospitato nella Sala d’Armi la conferenza stampa di presentazione del meeting internazionale organizzato dalla Fondazione Magna Grecia – presieduta da Nino Foti – costituita nel 1986 per promuovere lo sviluppo economico e sociale del Sud Italia. I giornalisti Paola Bottero e Alessandro Russo hanno coordinato i lavori della presentazione dell’evento culturale.

I workshop, come annunciato in conferenza stampa, saranno preceduti, il 27 e 28 agosto da due serate sulla narrazione del Sud, attraverso i racconti e le esperienze dei suoi eroi come Nicola Gratteri, procuratore di Catanzaro, Antonio Nicaso, docente, esperto di mafie e di criminalità organizzata, ma anche di artisti come Annalisa Insardà attrice, Valentina Balistreri e Marinella Rodà interpreti e ricercatrici della musica di tradizione. La sera del 28 agosto riceverà il premio Magna Grecia Robert Gallo, direttore dell’Institute of Human Virology presso la University of Maryland, virologo tra i più importanti a livello mondiale per due scoperte che hanno cambiato la storia sanitaria mondiale: prima il virus umano a Rna causa di tumori, di alcune leucemie e linfomi, poi i retrovirus Hiv, causa dell’Aids.

Il futuro del Sud riparte da Scilla

Le serate de 27 e 28 agosto saranno appunto seguite dai workshop che il 9 settembre partiranno su riflessioni sul post pandemia. Ripartire, iniziando a costruire nuovi percorsi di futuro, percorsi che nel Mezzogiorno non possono prescindere da un’adeguata infrastrutturazione, per colmare il gap di decenni tra nord e sud: ripartenza, innovazione, infrastrutture, sviluppo sostenibile, corridoio 1 Berlino-Palermo che passa sul ponte e il futuro tecnologico energia e reti di comunicazione.

Il 10 settembre il workshop si incentrerà sul turismo, ‘essenziale per la ripresa’, ha detto il premier Mario Draghi. E’ quindi necessario cercare di identificare i fulcri intorno ai quali costruire la ripresa e una delle risposte è il marketing turistico, con la certezza che oggi fare rete è l’unica possibilità di (ri)costruire in tempi veloci una ripresa. Insomma dal Marketing territoriale a km zero, alla Cultura e mito: le chiavi di sviluppo del sud, l’Italia può ripartire dal sud e Calabria Emotions, un cortometraggio per raccontare una regione, saranno i temi affrontati.

Sabato 11 settembre, a conclusione delle tre giornate verrà affrontato il tema ‘Capitale umano e il Pnrr. Da ‘L’investimento più importante: le persone’, ‘Risorse e progetti per la ripartenza’, ‘Occupazione, giovani, donne e previdenza: quale futuro?’ e ‘Smartworking e Southworking: nord e sud collaborano a distanza’ saranno i principali approfondimenti. Chiude Sud e Futuri III un panel dedicato al link tra la cultura occidentale e i valori dell’Antica Grecia: le nostre radici hanno costruito non solo il Mezzogiorno e la Magna Grecia, ma anche la democrazia su cui, partendo dai precetti aristotelici, si è fondata la società occidentale.

Tra i partecipanti all’evento che hanno confermato la loro presenza vi sono Maria Stella Gelmini, ministra gli Affari Regionali e le Autonomie, Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento della Protezione Civile, Antonio Baldassarre, presidente emerito della Corte Costituzionale, Carlo Borgomeo Presidente Fondazione con il Sud, Gabriele Checchia già ambasciatore d’Italia presso l’Ocse a Parigi e la Nato a Bruxelles, Gaetano Armao vicepresidente Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e assessore per l’Economia della Regione Sicilia, Dario Lo Bosco presidente Trainose – Gruppo Fs, Massimo Simonini amministratore delegato Anas, Vincenzo Sanasi D’Arpe amministratore delegato Consap. E Marina Lalli presidente Federturismo, Giorgio Spaziani Testa presidente Confedilizia.

E ancora in ambito università, ricerca e innovazione sono previsti Antonella Polimeni, rettrice dell’Università La Sapienza Roma, Santo Marcello Zimbone rettore Università Mediterranea Reggio Calabria, Giovanni Ferigo amministratore delegato Inwit, Adriano Giannola presidente Svimez. E tra i giornalisti Paolo Mieli, Antonio Padellaro, Fabrizio Frullani, Roberto Napoletano e tanti altri.

Il Presidente Foti: “innovare per promuovere l’occupazione e la cultura”

L’intervento di Nino Foti

Si innova portando l’innovazione all’interno della bellezza del paesaggio e della storia della cultura. Si rinnova facendo sì che i giovani entrino nelle attività lavorative, che ci sia occupazione, che si possa spendere la creatività del popolo calabrese che spesso viene confusa con altre cose che vanno in onda molto più velocemente di quelle positive“. Lo ha detto Nino Foti, presidente della Fondazione Magna Grecia, intervenuto a Scilla alla presentazione del meeting internazionale ‘Sud e Futuri III- Rinnoviamo il mezzogiorno’ organizzato dalla Fondazione Magna Grecia, costituita nel 1986 per promuovere lo sviluppo economico e sociale del Sud Italia. “L’Italia riparte dal Sud e dalla consapevolezza della nostra capacità di stare insieme per uno scopo comune”.

Il Sindaco Ciccone: “puntare in alto e portare obiettivi concreti”

Il sindaco di Scilla Pasquale Ciccone ha ringraziato gli organizzatori per aver scelto la cittadina della Costa Viola: “Dobbiamo puntare in alto e portare anche degli obiettivi concreti. Abbiamo bisogno di un fare progettuale per essere pronti a dovere concorrere con il nord. L’Università potrebbe supportare il Comune“. E proprio il Rettore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Santo Marcello Zimbone, in occasione dell’inaugurazione della mostra sui beni confiscati ha parlato di “cultura che tutti ci invidiano. Sta a noi cogliere l’opportunità. Stiamo cercando di trasferire le nostre energie. Stiamo cercando di fare rete con le istituzioni“.

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