mercoledì 29 Marzo 2023
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ANCI Sicilia, i Comuni si mobilitano: stop ai bilanci di previsione

La protesta dei Sindaci siciliani: i Comuni dell'isola denunciano l'impossibilità di approvare i bilanci di previsione 2021/2023 per normativa inadeguata

Continua la mobilitazione dei Comuni siciliani. Gli Enti locali dell’Isola denunciano di essere nell’impossibilità di approvare i bilanci di previsione 2021/2023 a causa di “una sostanziale inadeguatezza dell’attuale quadro normativo, nazionale  e regionale, sia sotto l’aspetto della sostenibilità finanziaria, sia sotto numerosi altri profili”.

Il dito è puntato sulla gestione delle crisi finanziarie, sulle regole sulle assunzioni del personale e l’attuazione dei fabbisogni standard, frutto anche di “un frettoloso abbandono del criterio della finanza derivata che, anche a seguito della mancata applicazione della legge 42 del 2009 sul federalismo fiscale, ha accentuato notevolmente il divario territoriale tra le regioni e gli enti locali del Paese”

ANCI SICILIA: INADEGUATEZZA NORMATIVA IMPOVERISCE I COMUNI

Scelte normative che, da oltre un decennio, è la tesi dell’Anci Sicilia, “impoveriscono economicamente i Comuni siciliani rendendoli fragili sul piano organizzativo e nella gestione dei servizi pubblici locali e impedendo una reale ripresa economica dell’intera regione”. Ecco perché l’associazione dei Comuni siciliani ha deciso di avviare una mobilitazione che andrà avanti finché non arriveranno “risposte adeguate”.

I sindaci siciliani faranno sentire il proprio “rispettoso dissenso”, anche domani in occasione delle celebrazioni del 2 giugno, pubblicando nei propri siti istituzionali l’art.114 della Costituzione “con il fine di ricordare il ruolo dei comuni e la dignità istituzionale degli amministratori”.

I Consigli comunali dell’Isola approveranno una delibera, che sarà inviata alla Corte dei Conti e agli organismi nazionali e regionali e sottoposta anche all’attenzione dei 9 prefetti dell’Isola, in cui si spiegano le ragioni per cui non è possibile formulare i bilanci. Una mobilitazione ad oltranza, quindi, che prevede a breve, anche la convocazione di un’Assemblea straordinaria finalizzata a programmare e decidere “ulteriori e più incisive iniziative”.

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