Solo il 60% degli italiani è andato in vacanza, preferendo case e appartamenti agli alberghi: tutti i dati della ricerca Unioncamere
Siamo tutti in attesa di notizie che ci permettano di programmare le prossime vacanze, con un grande punto interrogativo su quelle natalizie. Intanto vediamo come sono andate le vacanze estive 2020. Unioncamere e l’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche rendono pubblici i risultati della ricerca sull’impatto dell’emergenza Covid sulle vacanze estive degli italiani nel 2020.
Le difficoltà del settore turistico in emergenza Covid erano tante, come Marina Lalli, appena eletta presidente di Federturismo, aveva raccontato a SUDeFUTURI in questa intervista. Ecco quello che è successo, dati alla mano.
bonus vacanze richiesto dal 16% degli italiani
Il bonus vacanza è stato richiesto complessivamente da 7,4 milioni di italiani, il 16% del totale. Nel periodo estivo se ne è avvalso poco più del 40% dei richiedenti. Altrettanti ne rinvieranno l’utilizzo ai prossimi mesi a fronte di una quota residuale che resta incerta.
gli italiani in vacanza
Solo il 60% degli italiani questa estate 2020 ha fatto le vacanze, contro il 75% dello scorso anno. A frenare la voglia di svago di 6,5 milioni di nostri connazionali è stata la paura del contagio da Covid (che ha inciso nel 44,3% dei casi) o le difficoltà economiche (27%).
Chi ha fatto le vacanze ha scelto prima di tutto il mare nostrano, di Puglia, Campania, Sicilia e Calabria. Un italiano su tre ha “riscoperto” le aree interne, premiando l’offerta naturalistica e sportiva di Umbria, Abruzzo, Molise e Toscana.
chi non è andato in vacanza
Il 44,3% dei 6,5 milioni di italiani che hanno rinunciato alle vacanze lo ha fatto per la paura del contagio da Covid. Il 27% per difficoltà economiche o legate al posto di lavoro (perdita del lavoro o cassa integrazione). Solo il 15% degli intervistati si è dichiarato indifferente al virus.
case e appartamenti preferite agli alberghi
Tra coloro che sono andati in vacanza, il 96% è restato in Italia facendo scelte ampiamente condizionate dall’emergenza Covid.
Oltre alla scelta di non varcare i confini nazionali, sono state diverse le modalità con cui gli italiani hanno fatto fronte al bisogno di sicurezza. Come alloggio, una netta preferenza è andata ad abitazioni (seconde case, appartamenti di proprietà o in affitto, ospite di parenti/amici) e campeggi. Tale scelta è andata a svantaggio delle strutture alberghiere: la quota di presenze assorbite si è ridotta al 25% rispetto al 43% del 2019. Spesso la compagnia di viaggio si è limitata alla famiglia.
destinazione: scelta di prossimità
Nella scelta delle destinazioni ha prevalso un criterio di prossimità: in media, circa un italiano su tre si è mosso all’interno della propria regione di provenienza. Complessivamente il solo turismo domestico ha fatto registrare un aumento del 5% rispetto all’estate 2019.
Con 10 milioni di turisti italiani, il 40% dei flussi totali, Puglia, Campania, Sicilia, Calabria restano le principali regioni scelte dagli italiani. Si conferma così un dato sostanzialmente invariato rispetto all’estate scorsa.
Ciò che invece è mutato in maniera significativa è il peso relativo di regioni quali Abruzzo, Molise e Umbria, tutte fortemente caratterizzate in termini ambientali e naturalistici.
L’Abruzzo ha visto raddoppiare il numero di turisti e in conseguenza di ciò la sua quota di mercato italiano è passata dal 2,6% del 2019 al 5,5%.
il caso toscana, in ascesa, mentre lazio ed emilia romagna scendono
Altro aspetto di rilievo è il caso della Toscana, che sembra riuscita più di altre a mitigare gli effetti negativi del Covid.
La Toscana, infatti, ha intensificato il turismo domestico, in particolare quello degli stessi toscani e delle aree limitrofe, accrescendo la propria quota sul totale nazionale.
Vi sono poi regioni con forti tradizioni turistiche che hanno subito perdite sia in termini di flussi che di quote di mercato nazionale: Lazio ed Emilia Romagna.
vincono le aree interne
Nella scelta della destinazione, in queste vacanze 2020, alla possibilità di praticare sport è stata attribuita la stessa importanza delle motivazioni storiche della vacanza in Italia (presenza di bellezze naturali e patrimonio culturale).
Tra le attività maggiormente praticate dagli italiani in vacanza nell’estate scorsa emergono su tutte trekking e bicicletta, che staccano di diversi punti percentuali le attività tradizionalmente svolte nelle località di mare.